15 marzo, 2014

Corona di riso pilaf con pollo al curry, zucchine e mele



Il pilaf è uno dei metodi di cottura del riso che più mi piace , chicchi separati e ben sgranati , un profumo eccezionale e si accosta a qualsiasi tipo di spezzatino o curry. Poi da quando sono stata in India e l'ho mangiato per pranzo, per cena e quasi quasi pure per colazione... me ne sono innamorata!

Corona di riso pilaf con pollo al curry, zucchine e mele

Ingredienti :

Per il riso :
2 bicchieri rasi di riso basmati
2 bicchieri colmi d'acqua
1 noce di burro
1 scalogno
2 foglie di alloro
1 pezzetto di cannella
3/4 chiodi di garofano
1 pizzico di sale

Per il pollo :
400 gr di pollo a tocchetti
2 carote
1 costa di sedano
2 zucchine genovesi
1-2 cucchiai di zenzero grattugiato
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di curry
1-2 mele granny smith
2 cucchiai di yogurt greco

Portare ad ebollizione l'acqua , in un altro tegame soffriggere lo scalogno con la noce di burro e unirvi il basmati  , far tostare per qualche minuto e poi aggiungere l'acqua e le spezie . Salare, solo un pizzico perchè il sale verra tutto assorbito insieme all'acqua dal riso , coprire e portare a cottura a fuoco lento secondo i tempi indicati sulla confezione. scolare il riso e disporlo in uno stampo a ciambella, il mio è in silicone e quindi non ho dovuto oliarlo.



Fare un soffritto con cipolla aglio  sedano zenzero e un cucchiaio di curry e unire i tocchetti di pollo , far rosolare da entrambi i lati e cuocere per qualche minuto. Tagliare i pomodori a pezzetti e le carote a le zucchine a julienne , aggiungere il tutto nel wok . Continuare la cottura per altri dieci minuti, sempre a fuoco dolce e unire alla carne anche la mela tagliata a tocchetti. Quando la mela diventa tenera distribuire l'altro cucchiaio di curry e lo yogurt, amalgamare bene. Sformare il riso sul piatto da portata e disporre al centro della corona il pollo con le verdure. 
                                    
                                      Questa ricetta partecipa al contest " Rice Blogger 2014 "





13 marzo, 2014

Arancine nere con seppie e pistacchi

Ci sono quei giorni che mi viene voglia di mangiare una certa cosa e proprio non riesco a togliermela dalla testa , fino a quando mi decido a prepararla. Questa fu la volta dell ' Arancina.
Si , arancina  perchè , anche se molti la chiamano arancino , per me la famosa palla di riso fritta è femmina. Qui in Sicilia non c'è bar o friggitoria che  non le venda , dalle classiche al burro o al ragù , a quelle di pollo o vegetariane e addirittura ne esiste una versione dolce alla nutella.
Questa volta , essendo passato Nino  con le sue cassettine di pesce sulla pedana dello scooter , proprio davanti al posto in cui lavoro  a vendere seppie, sono delle arancine al nero di seppia.
Non le avevo mai preparate, mangiate si però!


Arancine nere con seppie e pistacchi

Ingredienti :

per il riso:
500 gr di riso per timballi o arancine
700 ml di brodo di pesce
30 gr di burro
   
Per il ripieno:
1 seppia di medio/grande
2 scalogni
1 bicchiere di vino bianco
500 ml di passata di pomodoro
peperoncino q.b.
prezzemolo
sale e pepe q.b.

Per la panatura :
3 uova
farina bianca
pangrattato
pistacchi tritati




Per prima cosa ho tostato per qualche minuto il riso nel wok con pochissimo olio, poi ho unito il brodo e ho portato a cottura, lasciando leggermente al dente il riso. Ho tolto dal fuoco, unito il burro e lasciato raffreddare.
Dopo aver pulito bene la seppia , eliminando l'osso e la pelle e cercando di estrarre il sacchetto col nero intatto , ho soffritto in padella gli scalogni con il peperoncino e ho aggiunto il pesce tagliato a tocchetti. Ho sfumato col vino e unito il pomodoro , cuocendo per una decina di minuti. Ho aggiustato di sale e pepe e unito il nero, bucando il sacchettino con un ago sulla padella. Ho ultimato la cottura e amalgamato il sugo al riso aggiungendo il trito di prezzemolo.
Far raffreddare  il tutto , così il riso si compatta bene e viene più facile formare le arancine. Intanto ho preparato una ciotola con il pangrattato, una con la farina, una con i pistacchi ed una con le uova battute.



 Ho prelevato con le mani la quantità di riso necessaria a formare una pallina delle dimensioni di un mandarino , l'ho passata prima nella farina , nell'uovo e infine nel pangrattato o nei pistacchi . Tra un'arancina ed un'altra lavarsi sempre le mani. Una volte finito il riso scaldare bene dell'olio e friggere le arancine fino a doratura.
(nella foto si vede una fettina di mela nell'olio fumante,serve ad attenuare l'odore di fritto).
Sono buonissime , delicate nel sapore ma con un gusto molto particolare. Ho voluto provare su alcune la panatura ai pistacchi, buona , ma devo dire che la panatura classica è la mia preferita!

                                    Questa ricetta partecipa al contest " Rice Blogger2014 "

11 marzo, 2014

Pizza al piatto a lievitazione naturale ... quasi non ci credo!

Ci rimuginavo su da un po' e cosi', approfittando dell ' ordine per la planetaria, ho acquistato anche una bella refrattaria completa di paletta. Può essere mai che , avendo in frigo due colture di lieviti fresche fresche e pimpanti, ed essendo la pizza una delle cose che amo di più mangiare non provassi a fare in casa una PIZZA similPIZZERIA !? No, e infatti eccola qua!




La ricetta viene da Cookaround , l'unica differenza è che ho fatto  riposare i panetti in frigo per quasi 2 giorni , questo riposo dicono aiuti l'impasto a maturare rallentando l'azione dei lieviti.

Pizza al piatto con lievito naturale

Ingredienti per 5 pizze da circa 200 grammi:
620 gr di farine con forza W 220-380 setacciate insieme
335/345 acqua Lilia o con ph simile, io ho usato acqua di fonte
17/19 gr di sale
30 gr di lievito naturale di grano duro super rinfrescato 

(quantità di lievito adatta al periodo invernale, nella stagione calda diminuire la quantità di lievito o accorciare i tempi di lievitazione)





Sciogliere il lievito nell'acqua e impastarlo con la metà delle farine per qualche minuto. Unire via via il resto delle farine e per ultimo il sale. Lavorare bene ed effettuare la prima lievitazione , 8 ore , coperto dentro al forno spento. Trascorso il tempo necessario riprendere l'impasto e dividerlo in 5 pezzi da circa 200 gr ciascuno. Ogni panetto l'ho messo dentro ad un contenitore in plastica, infarinato, tappato. A questo punto la ricetta prevedeva una  seconda lievitazione di circa 10 ore , nel punto più fresco di casa, io ho messo tutto in frigo ,era venerdì sera , fino a domenica dopo pranzo. Ho lasciato i contenitori a temperatura ambiente ,  per altre 5 ore circa. Dopo circa 4 ore ho acceso il forno , massima temperatura, con la pietra refrattaria appena sotto il grill. Ho preso la prima pagnotta e l'ho stesa con le dita cercando di non pressare il bordo, per far venire il contorno più gonfio , l'ho messa sulla pala infarinata  ( che avevo intanto tenuto in frigo ) e l'ho condita. Io ho fatto delle semplici margherite, volevo sentire al meglio il sapore della pasta. Nei dieci minuti prima di infornare ho tenuto acceso il grill , per far scaldare bene la pietra e cuocere sotto la pizza. Con un movimento veloce ho infornato la pizza e cotto per circa 7/8 minuti , la ricetta prevedeva meno ma il mio forno arriva a 250° . Procedere allo stesso modo con le altre pizze, aspettando bene che il forno torni a temperatura e rimettendola pala in frigo tra una pizza e l'altra.
Che dire, proprio non pensavo che venisse fuori una pizza così buona , leggera , sottile ma con le bolle sul bordo , profumata...proprio una pizza da pizzeria. Penso che la maggior parte del lavoro l'abbiano fatto il licoli e i lunghi tempi di riposo, ma anche l'uso della refrattaria ha aiutato molto.